Quando mi hanno chiesto di realizzare il ritratto del gruppo di ragazzi di Mammafotogramma… non avevo ancora finito di raccontatare loro che tipo di ritratto e per cosa, che già mi avevano tirato fuori marionette, pezzi di scenografie, attrezzi da lavoro. L’idea condivisa è stata quella di un metaracconto. A parlare di Mammafotogramma sono gli oggetti dell’archivio delle loro animazioni. Una nascita al contrario.
Visto il tema della scaramanzia, all’inizio pensavo potesse essere una cosa divertente chiedergli di assumere posizioni scaramantiche, antisfiga (avevo anche l’idea dei sacrifici/suicidi) di cui poi avrei fatto una rielaborazione grafica inserendo a scelta o il tema dei tarocchi o quello dei santini.. Ma Mammafotogramma sembrava non capire.
Perchè non potevamo fare subito il ritratto, abbandonandosi al flusso ispiratore, alchima del nostro trovarsi lì in quel momento e insieme? Sporcarsi le mani e mescolare le idee per trovarne una che le rappresenti tutte e soprattutto unica e autentica.
La prima proposta della copertina-autoritratto di Mammafotogramma non è andata in stampa a favore di un’illustrazione che nasce dalla personificazione animale dei cinque soggetti Mamma.